Dal 2011 il Parco San Bartolo ha avviato il monitoraggio della fauna attraverso la tecnica del “fototrappolaggio”. La fototrappola è costituita da una macchina fotografica azionata automaticamente da un sensore termico, in grado di rilevare un corpo caldo che entra nel suo raggio di azione.
Si ottengono così immagini e video di animali altrimenti difficili da osservare e rilevare. I primi tentativi di ottenere immagini della fauna selvatica tramite apparecchi automatici risalgono a ben un secolo fa, ma è solo negli ultimi anni che il progresso della tecnologia ne ha permesso un’ampia diffusione, grazie a innumerevoli vantaggi: ridotto disturbo per gli animali, rilevamento di specie rare o elusive, ridotto impiego di personale sul campo, elevato numero di rilevamenti, elevata attendibilità dei dati, spesa contenuta e controllo del territorio.
I principali animali “catturati” dalle fototrappole sono i mammiferi. Questi, trovandosi all’apice della catena alimentare, risultano essere un elemento fondamentale per la salute ecologica di un ecosistema, con la loro azione predatoria controllano infatti i livelli basali della rete trofica, contribuendo ad aumentarne la diversità.

Le specie di mammiferi selvatici rilevate finora grazie alla tecnica del fototrappolaggio nel Parco San Bartolo sono 10, e in ordine decrescente di “catture”, troviamo:
> il capriolo
> la volpe
> l’istrice
> il tasso
> lo scoiattolo
> la lepre
> la faina
> la puzzola
> il moscardino
> il riccio

Altri mammiferi rilevati nel Parco: i micromammiferi
Riportiamo i dati di uno studio compiuto per individuare la componente dei cosiddetti micromammiferi, ossia le specie (roditori e insettivori) di piccole dimensioni, per le quali bisogna adottare particolari tecniche di rilevamento. Una di queste tecniche consiste nell’analisi di borre (resti alimentari) di rapaci notturni predatori naturali di questi piccoli mammiferi.
Le specie rilevate da questo studio sono: Arvicola di Savi, Topo selvatico, Topo selvatico dal collo giallo, Topo domestico, Ratto nero, Toporagno comune, Crocidura dal ventre bianco, Crocidura minore, Mustiolo, Talpa europea e Ghiro
In totale quindi sono ben 21 le specie di mammiferi presenti nell’area protetta.
Il progetto fototrappole presentato è il risultato di 3 anni di lavoro e di raccolta di dati. Si tratta quindi di una fotografia, un resoconto di ciò che abbiamo rilevato sui mammiferi che popolano il Parco San Bartolo nell’arco di trentasei mesi. Di certo non ha la pretesa di dare un quadro completo e esaustivo della situazione all’interno del parco, ma vuole essere un inizio per approfondirne la conoscenza.

[I video realizzati con le fototrappole sono visionabili sul canale YouTube del Parco all’indirizzo: www.youtube.com/ParcoMonteSanBartolo]