La baia della Vallugola è una meravigliosa insenatura naturale situata fra i promontori di Gabicce e Casteldimezzo.
Meta privilegiata per chi viene dal mare, la Vallugola è un piccolo paradiso del mare Adriatico, con la sua spiaggia sassosa e un suggestivo porticciolo turistico.
Il suo strano nome potrebbe derivare da Valle Lucula, ossia “valle scura” per la presenza della fitta boscaglia o da “Valle dell’ugola”, in relazione al noto fenomeno dell’eco che si può udire in questa baia. Nell’antichità il porto della Vallugola era frequentato da molte navi provenienti dalla Grecia che risalivano l’Adriatico per raggiungere Adria e Spina. A conferma di questi intensi traffici portuali sono i numerosi ritrovamenti archeologici avvenuti nelle acque antistanti alla baia, come terrecotte, frammenti di statue e vasi attici del V secolo a.C. In cima alla collina sopra la Vallugola, un’epigrafe racconta l’esistenza di un tempio dedicato a Giove Sereno, protettore dei naviganti i quali, seguendo la sua grande fiamma che illuminava le tenebre della notte, potevano arrivare sani e salvi a destinazione.
Ma secondo una vecchia leggenda, le acque cristalline della Vallugola nasconderebbero un’intera città sommersa: la romana Valbruna, nota anche come l’Atlantide dell’Adriatico. Per anni archeologi e sommozzatori hanno cercato invano i resti di questa città, scomparsa misteriosamente nelle nebbie dei secoli, anche se ancora oggi, nelle giornate più limpide, qualcuno giura di scorgere i ruderi di antiche abitazioni, con strade, colonne e templi.