Nel 2004, l’Ente Parco ha iniziato ad installare dei nidi artificiali per favorire la presenza di due specie, il Gheppio e il Falco pellegrino.
Lo scopo era di proteggere le produzioni agricole, grazie alla naturale dissuasione operata da tali rapaci sull’avifauna e di incrementare le popolazioni presenti sul territorio, dando loro posti adatti per nidificare.
I nidi artificiali sono anche importanti per la ricerca ornitologica sulla biologia riproduttiva degli uccelli nidificanti in cavità, con il rilevamento del successo riproduttivo e l’inanellamento dei pulli.
Infine, oltre l’aspetto conservazionistico, questi nidi hanno anche uno scopo di educazione ambientale, con il coinvolgimento di volontari e di scolaresche per l’osservazione diretta dei nidi.
In seguito, a partire del 2007, l’Ente Parco ha continuato la messa in posa di nidi artificiali ma per altre specie anche esse benefiche per le attività agricole come il Barbagianni, l’Allocco, il Gufo comune e l’Assiolo ed alcune specie di insettivori, quali il Picchio muratore, la Cinciallegra, la Cinciarella, il Torcicollo, il Codirosso e il Rampichino. In totale, dal 2004 al 2012, sono stati installati 79 nidi artificiali per 13 specie diverse.
La percentuale di occupazione dei vari nidi varia negli anni e tende stabilizzarsi intorno ai 40-50 % (per esempio nel 2012 ha raggiunto il 43,8 %).